Inizio con questa foto perchè l'impressione che ho avuto davvero da questa mia, seconda, visita a Londra, è stata proprio la sensazione di libertà che si prova nel voler girare la città, non solo con la celeberrima Tube.
Ci sono talmente tante bici in giro, soprattutto di pendolari, e tante parcheggiate (perchè loro hanno i parcheggi per le bici) evidentemente anche sicuri se un bromptoniano può decidere di lasciarla legata in un'uscita secondaria della stazione ferroviaria.
a destra nella foto barche/abitazioni nel canale che costeggia la stazione di Paddington |
La libertà di poter scegliere dal vivo, in un negozio, accessori ed abbigliamento specifico per ciclomobilisti, finora visto solo sul web. Trovando i negozi anche in pieno centro e non solo in periferia. Great Portland Street (che sbuca ad Oxford Circle) o Spitafield Markets (a ridosso della stazione di Liverpool Street) sono punti di aggregazione per negozi (Velorution, Peloton & co) o catene (CycleSurgery, Evans Cycle).
CycleSurgery a Great Portland Street |
In questi negozi in saldo si trova davvero qualcosa di conveniente anche con un cambio sfavorevole, soprattutto per quanto riguarda il connubbio protezione meteo e visibilità.
waterproof & alta visibilità |
ulteriore led posteriore |
cappuccio da agganciare |
i guanti pur neri, che gialli durerebbero nulla con inserti ad alta visibilità |
Tornando in tema blog, una miriade di brommie guidate da uomini e donne (anche se queste ultime mi è sembrato che preferiscano condurre le bici da corsa!), talmente tante che ad un certo punto viene a noia anche la famosa favoletta dell'ideatore/fondatore della nota marca che abitava a ridosso del Brompton Oratory, nell'omonima via, e da li ha avuto l'idea per il marchio di fabbrica.
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