mercoledì 19 giugno 2013

Prima gita della Dama Bianca

Normalmente non uso la Dama Bianca per gite fuori porta, stavolta complici condizioni particolari ho approfittato di una trasferta famigliare per unire l'utile al dilettevole. 
Presa la FR6 da Termini e discesa a Valmontone lasciati i parenti alle loro attività, ho proseguito per una gita a Palestrina, per incontrare un amico che non vedevo da tempo e dare un'occhiata alla città che ho raggiunto diverse volte pedalando da Roma, ma che non avevo mai visitato.

bici fra le gambe in treno



Sbaglio subito strada ed arrivo a Labico, mi tocca tornare indietro ed ho già fatto 7 km, quindi imbrocco quella giusta. Tutta in salita la strada tra Valmontone e Palestrina, circa 11 km, la strada si snoda in mezzo a villette e boschetti, le rare macchie d'ombra sono piacevoli ma dissimulano tratti di strada dissestati che sono indigesti alle ruotine da 16". In alcuni punti se non passano automobili c'è un silenzio incredibile e riposante.


lungo la provinciale
A Palestrina c'è poi l'aggiunta della salita, abbastanza impegnativa, per arrivare al belvedere ed al Duomo, ma ne vale la pena per entrambi. Come ho fatto con due soli rapporti ? Sono sceso ed ho camminato quando la pendenza era insostenibile, una gita è una gita !
belvedere a Palestrina
Ho potuto visitare il duomo con la bici piegata, ovviamente ho evitato di trascinarla sia per non disturbare, sia per evitare di provare eventuali strusciature al pavimento. 

il duomo
Salutato l'amico e ripresa la strada per Valmontone, trovo tutta discesa, ovviamente, ma impedalabile anche con il rapporto più duro, devo usare spesso i freni per evitare guai con il fondo dissestato.

un ingresso dell'outlet
Arrivato a Valmontone proseguo per l'outlet dove mi fermo per mangiare un panino (ormai è abbastanza tardi) nell'attesa che i parenti siano pronti a partire, trovo una panchina ed un po' d'ombra ma è dura il sole è cocente e l'outlet è completamente all'aperto.

panchina all'ombra, per pranzo al sacco
Quando giunge l'ora di tornare sono già arrostito per bene e mi rifaccio il tratto di circa 4 km sotto un sole che picchia e raggiungo la stazione di Valmontone.
In tutto ho fatto circa 40 km, non è un cicloviaggio e tutto sommato è molto più breve delle distanze che percorro nelle mie gitarelle domenicali, ma considerato lo scarso numero di rapporti e la dimensione delle ruote si può essere più che soddisfatti. Io stesso la considero più una occasione di mobilità estrema fuori città che un viaggio.

La faccia del mio amico, degli "indigeni" e dei ciclosportivi che mi hanno incontrato durante la "gita" è indescrivibile :-D


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