lunedì 24 agosto 2015

La libertà di muoversi


Inizio con questa foto perchè l'impressione che ho avuto davvero da questa mia, seconda, visita a Londra, è stata proprio la sensazione di libertà che si prova nel voler girare la città, non solo con la celeberrima Tube.

Ci sono talmente tante bici in giro, soprattutto di pendolari, e tante parcheggiate (perchè loro hanno i parcheggi per le bici) evidentemente anche sicuri se un bromptoniano può decidere di lasciarla legata in un'uscita secondaria della stazione ferroviaria.

a destra nella foto barche/abitazioni nel canale
che costeggia la stazione di Paddington
La libertà di poter scegliere dal vivo, in un negozio, accessori ed abbigliamento specifico per ciclomobilisti, finora visto solo sul web. Trovando i negozi anche in pieno centro e non solo in periferia. Great Portland Street (che sbuca ad Oxford Circle) o Spitafield Markets (a ridosso della stazione di Liverpool Street) sono punti di aggregazione per negozi (Velorution, Peloton & co) o catene (CycleSurgery, Evans Cycle).

CycleSurgery a Great Portland Street
In questi negozi in saldo si trova davvero qualcosa di conveniente anche con un cambio sfavorevole, soprattutto per quanto riguarda il connubbio protezione meteo e visibilità.

waterproof & alta visibilità
ulteriore led posteriore

cappuccio da agganciare
i guanti pur neri, che gialli durerebbero nulla
con inserti ad alta visibilità

Tornando in tema blog, una miriade di brommie guidate da uomini e donne (anche se queste ultime mi è sembrato che preferiscano condurre le bici da corsa!), talmente tante che ad un certo punto viene a noia anche la famosa favoletta dell'ideatore/fondatore della nota marca che abitava a ridosso del Brompton Oratory, nell'omonima via, e da li ha avuto l'idea per il marchio di fabbrica.



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